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Conferenza pubblica sul Centro Estivo Inclusivo 2025: risultati e prospettive

Aggiornamento: 18 set

Mercoledì 24 settembre 2025, dalle ore 9:30 alle 12:00, la Fondazione Educatorio della Provvidenza ETS presenterà i risultati del Centro Estivo Inclusivo 2025 in una conferenza pubblica con le istituzioni locali.

 

Sarà un’occasione per fare il punto sul progetto, condividere i risultati raggiunti, avviare un dialogo con la comunità e presentare un nuovo servizio nato dal confronto con i caregiver: uno sportello di ascolto pensato per offrire un supporto continuativo alle famiglie e rafforzare il percorso di inclusione.


La conferenza si inserisce in un impegno più ampio al fine di promuovere politiche educative inclusive e definire percorsi capaci di garantire accessibilità e sostenibilità ai servizi per minori con disabilità.


Parteciperanno:

Carlo Majorino, Presidente della Fondazione Educatorio della Provvidenza ETS

Carlotta Salerno, Assessora Politiche Educative, Giovanili, Rigenerazione Urbana e Periferie, Città di Torino

Paola Casacci, Direttore della Fondazione Educatorio della Provvidenza ETS

Giulia Ricci, Psicologa della Fondazione Educatorio della Provvidenza ETS

Giampiero Leo, Consigliere di Indirizzo della Fondazione CRT

Cristina Savio, Presidente Circoscrizione 1

Chantal Balbo di Vinadio, Coordinatrice IV Commissione Circoscrizione 1

Francesca Varesio, Coordinatrice IV Commissione Circoscrizione 8

Annamaria Cilento, Referente Progetti Accessibilità Culturale Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

Silvia Varetto, Responsabile Servizi Educativi della Reggia di Venaria

Beatrice Cagliero, Direttore di Choco-Story, Museo del Cioccolato e del Gianduja di Torino

Ivan Raimondi, Referente Pastorale della Salute della Diocesi di Torino e Coordinatore del Tavolo Diocesano per la Pastorale della Disabilità

Davide Nicco, Presidente Consiglio Regionale del Piemonte

Silvio Magliano, Presidente Gruppo Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale in Consiglio Regionale

Giancarlo D’Errico, Presidente Anffas Piemonte.


Quando l’inclusione diventa realtà: le mamme raccontano il centro estivo

Dietro ogni bambino c’è una famiglia che lotta, sogna e spera. E dietro ogni famiglia ci sono storie che troppo spesso restano inascoltate. Le voci di Barbara e Maritza, due mamme che hanno affidato i propri figli con neurodivergenze dello spettro autistico al Centro Estivo Inclusivo della Fondazione Educatorio della Provvidenza ETS, raccontano un’esperienza che va oltre il semplice servizio: un luogo che diventa quotidianità e inclusione.


Inclusione significa ascolto e dignità

Per Barbara, mamma di Alberto, l’inclusione significa confrontarsi ogni giorno con ostacoli concreti, trovando nell’amore per il figlio la forza per andare avanti. “I ragazzini con questi disturbi si amano due volte, racconta. Per Alberto provo un sentimento senza confini e un istinto di protezione che mi sostiene nelle battaglie quotidiane: scrivere e-mail, bussare alle porte, dialogare con i dirigenti. Spesso però non mi sento tutelata: sono io a dover garantire i suoi diritti”.


Un percorso tutt’altro che semplice, soprattutto nel rapporto con le istituzioni scolastiche: “La scuola è stata spesso un muro difficile da superare. Ci sono istituti che si sono dichiarati incapaci di accoglierlo e in tante occasioni mi sono sentita sola”.


Il Centro Estivo della Fondazione Educatorio della Provvidenza ETS, invece, rappresenta per lei un’inversione di rotta. “Se non fosse per questo centro, la nostra estate sarebbe stata frammentata, un po’ da una parte e un po’ dall’altra. Qui invece c’è continuità, attenzione e cura. Alberto può vivere momenti sereni insieme agli altri”.

 

L’inclusione, qui, abbraccia anche i genitori. “La mamma deve fare la mamma e qui, finalmente, posso sentirmi parte di una comunità, non soltanto “la mamma di un ragazzo disabile.”


“All’inizio ho pianto, poi mi sono tirata su le maniche”

 

La storia di Maritza, mamma di Dylan, inizia con la diagnosi di autismo quando il bambino aveva tre anni. “Dylan sbatteva la testa, si picchiava e urlava. Io ero sola, senza parenti vicini. Ho pianto tanto, poi mi sono guardata allo specchio e mi sono detta che dovevo reagire. Ho lasciato il lavoro per seguirlo, perché lui aveva bisogno di me”.


Sono arrivati anni di terapie, piccoli progressi e conquiste lente. L’incontro con il Centro Estivo dell’Educatorio della Provvidenza è stato positivo: “Il primo giorno Dylan non voleva entrare. Dal secondo non vedeva l’ora. Qui ha trovato educatori che lo hanno accolto con dolcezza e altri bambini con cui giocare. È la prima volta che lo vedo socializzare così tanto”.


“Inclusione significa accogliere anche noi genitori”

 

Maritza non ha dubbi: “In altre realtà ho trovato burocrazia o freddezza. Qui, invece, mi sono sentita inclusa anch’io, non solo mio figlio. Questo fa la differenza”.

 

L’inclusione, per lei è un atteggiamento: “È accogliere senza giudicare. È parlarmi come a una mamma qualsiasi, chiedermi di Dylan senza pietà né imbarazzo. È farmi sentire parte di una comunità”.


Una comunità che aiuta

 

Per entrambe le mamme, la Fondazione Educatorio della Provvidenza ETS rappresenta molto più di un Centro Estivo: è un luogo che restituisce dignità, normalità e speranza. Barbara trova la continuità che mancava e un sollievo concreto, Maritza scopre la gioia di vedere suo figlio sereno e partecipe.


Le loro voci raccontano la stessa verità: l’inclusione non si proclama, si pratica. Con educatori preparati, con ambienti accoglienti, con relazioni che fanno la differenza.

 

Spesso le famiglie con figli con disabilità si sentono sole, l’esperienza con la Fondazione Educatorio della Provvidenza ETS mostra che un altro modello è possibile: quello di una comunità che sa guardare i bambini per ciò che sono, non per i loro limiti, e che accoglie le famiglie con calore e rispetto.

 

In questo gesto semplice e rivoluzionario, l’inclusione diventa finalmente realtà.


Per informazioni sul progetto:


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